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Innanzitutto un saluto ai colleghi Sindaci, ai consiglieri e al pubblico presente.
L'Unione delle Terre d'Argine che ho l'onore di presiedere dal giugno scorso, così come gli altri enti locali, Comuni in primis, si muove in un contesto difficile. I Sindaci, le Giunte i componenti dei quattro Consigli comunali, rappresentanti del territorio di Campogalliano, Carpi, Novi di Modena e Soliera, hanno l'obbligo di accompagnare con le loro scelte politico-amministrative gli oltre 105 mila cittadini residenti nell'Unione. Scelte che devono fare i conti con il perdurare di una crisi economica che ha colpito anche il nostro territorio, facendo aumentare il numero dei disoccupati e delle famiglie che sfiorano la soglia della povertà. Il lavoro, come ha già ho avuto modo di dire nella mia relazione di insediamento il 2 luglio scorso, deve essere la stella polare che dobbiamo seguire nella nostra azione di amministratori, tenendo conto dei concetti di dignità e qualità del lavoro stesso.
Anche all'interno del nostro ente abbiamo cercato in questi anni di operare di conseguenza, compiendo scelte che avevano l'obiettivo di innalzare la qualità della vita dei cittadini, innovando i processi della pubblica amministrazione e pianificando investimenti: abbiamo stabilizzato i contratti di decine di dipendenti a tempo determinato, assestando il modello organizzativo dei servizi sociali passati all'Unione nel 2011, facendo scelte di razionalizzazione ed efficientamento nei servizi scolastici e nell'accreditamento dei servizi sociali. Per i cittadini ciò ha significato nessun aumento di costi e invariati livelli di copertura dei servizi a domanda individuale; e questi sono obiettivi politici raggiunti, che hanno portato riflessi positivi anche sui Bilanci dei singoli Comuni. Abbiamo rispettato le misure di contenimento della spesa, senza bypassare i vincoli, e anche i tempi di pagamento dei fornitori: inoltre abbiamo 'ripulito' il Bilancio perché dal primo di gennaio è cambiato, come per tutti i Comuni e le Unioni, il sistema di contabilità. Dal 2006 la dotazione di servizi è oggettivamente aumentata mentre la spesa è diminuita invece grazie a minori richieste, maggiori riorganizzazioni e all'applicazione degli Avanzi di Bilancio.
Strumenti come il Piano di Zona per quello che riguarda il sociale e il Patto per la Scuola, rinnovati e aggiornati già diverse volte e resi sempre più aderenti ai bisogni delle famiglie e degli utenti, sono esempi di politiche coordinate da cui non si può recedere. Sottolineo poi anche il fatto che il recente Piano intercomunale di Protezione Civile delle Terre d'Argine verrà utilizzato dalla Provincia di Modena a mò di esempio per le altre Unioni di Comuni modenesi. Mai è mancata da parte della maggioranza politica che ha governato l'Unione la condivisione degli obiettivi e il sostegno alla Giunta che li ha perseguiti, in nome pure del superamento di anacronistici (e antieconomici) localismi. Anche in occasione dell'ultima campagna elettorale per le consultazioni amministrative del 2014 il rafforzamento dell'Unione è stato un punto del programma del centro-sinistra condiviso e comune e i cittadini l'hanno premiato.
Se dunque l'Unione delle Terre d'Argine ormai ha conquistato un solido equilibrio economico-finanziario questa è diventata anche protagonista degli assetti istituzionali: dopo di noi sono stati altri gli enti associati nati in provincia e in tutta la regione, anche sulla scorta del processo di superamento politico e amministrativo delle Province, ancora in corso pur tra tante difficoltà. Dobbiamo sapere immaginare altri e più alti ambiti di coordinamento nel rapporto con i cittadini per disegnare i Comuni del futuro. Oltre a portare avanti le nostre deleghe amministrative dobbiamo proseguire in un percorso che compia scelte importanti, pure nel definire nuove e più forti identità territoriali, in modo sinergico. La competizione non è più tra Comuni ma tra aree vaste; bisogna guardare con sempre maggiore attenzione a quanto succede da questo punto di vista nell'area nord della provincia ma anche al di là del Tresinaro, nel reggiano: realtà territoriali dove problemi e risposte spesso sono gli stessi, vista l'omogeneità strutturale che caratterizza queste aree geografiche, queste realtà sociali ed economiche. O alla stessa area del 'cratere' del sisma 2012, che ha vissuto purtroppo la medesima situazione. E'necessaria dunque questa maggiore attenzione se si parla di sanità d'area vasta e a quanto l'evoluzione della progettualità in questo campo possa definire nuovi ruoli per Carpi e l'Area nord assieme; un tema per tutti, quello dell'hospice per i malati terminali. Senza dimenticare quanto nel campo della viabilità verrà realizzato nei prossimi anni, come la Cispadana, opera strategica anche per i nostri comuni, le nostre aziende, i nostri cittadini.
L'evoluzione amministrativa ci dice che ci troviamo di fronte a nuovi scenari: da un lato l'insediamento delle Città metropolitane, che avranno una forte fisionomia e, dall'altro, Comuni che dovranno avere nuove dimensioni associate. L'Unione delle Terre d'Argine si muoverà dunque nel prossimo futuro in una sorta di 'terra di mezzo', tra il nuovo ruolo assunto da Milano e Bologna e quello che riusciranno a darsi i singoli enti locali: dovrà trovare una sua identità e capacità di promuoversi per affermarsi come pienamente rappresentative dal punto di vista istituzionale, identificando in sé quelle che sono le caratteristiche della qualità della vita dei cittadini, in una dimensione dove produzione e benessere si sono tradotti negli anni in un modello di crescita equilibrata, che ha creato sviluppo e coesione sociale. Le Unioni dei Comuni, nel dialogo che deve sempre più affermarsi tra di esse, debbono essere viste come una opportunità forte, che va colta e governata. Questa è la nostra responsabilità, la sfida che lanciamo per i prossimi anni da questo Consiglio.
L'identità dei luoghi e i fattori distintivi della collettività sono le 'leve' che possono aiutare secondo noi l'economia a mantenere ed elevare la qualità della vita dei cittadini e aumentare la competitività dei territori. Il futuro risiede nella capacità di sviluppare politiche unitarie, cooperare con i vari livelli istituzionali e condividere le scelte di sviluppo con i cittadini e gli imprenditori. Anche per questo abbiamo deciso nel novembre scorso di assegnare un incarico ad un soggetto esterno all'ente, per arrivare a realizzare uno studio di fattibilità finalizzato a definire un modello di sviluppo sostenibile locale attraverso non i soliti strumenti ma con una pianificazione strategica di area vasta: utilizzando il marketing territoriale per rilanciare i nostri territori grazie all'organizzazione delle risorse locali, ovvero patrimonio, paesaggio, saperi e tradizioni, prodotti, produzioni, ricerca, innovazione, tutti fattori interpretati in modo multidisciplinare.
L'Unione delle Terre d'Argine intende dunque rispondere alla crisi attraverso le potenzialità dell'economia della cultura, che diviene essa stessa oggetto di pianificazione, insieme agli altri fattori di sviluppo economico e sociale, prospettandosi come motore della capacità di presentarsi e reinventarsi. Questo studio di fattibilità (l'intervento si inserisce nell'ambito delle competenze dello Sportello Unico per le Attività Produttive, SUAP, di cui va rilanciato il ruolo) si pone tre importanti obiettivi: individuare i macro-scenari economici rispetto ai quali orientare le politiche di sviluppo locale; superare i punti di debolezza del sistema territoriale e raggiungere le potenzialità non espresse da questo; creare un partenariato pubblico-privato per sviluppare il successivo piano strategico d'area vasta, anche un confronto con altre soggettività territoriali, finalizzato a definire azioni e finanziamenti per i prossimi 15-20 anni. In merito al SUAP proseguirà l'informatizzazione avviando la completa digitalizzazione dei procedimenti attraverso l'utilizzo del software di back office VBG e attraverso la protocollazione automatica, contestualmente alla riorganizzazione complessiva del servizio, finalizzata alla maggiore integrazione tra i diversi uffici coinvolti.
Su questa stessa lunghezza d'onda si pone pure la scelta di pianificare tra Carpi, Novi di Modena e Soliera un Piano Strutturale Comunale omogeneo e coordinato inoltre con gli strumenti urbanistici di Campogalliano: ciò rappresenterà un'innovazione capace a livello urbanistico di dare davvero una svolta per integrare le politiche del territorio. E anche la nomina del Direttore Generale dell'Unione delle Terre d'Argine (nella persona di Andrea Orlando) pensiamo possa essere una scelta strategica per strutturare al meglio non solo i servizi fondamentali già da anni in capo all'ente associato ma anche per sviluppare nuove politiche d'integrazione tra Comuni e dare risposte sempre più adeguate alla società che cambia, individuando innovative linee di sviluppo. Confermiamo inoltre che nei prossimi mesi è nostra intenzione di portare all'esame del Consiglio dell'Unione anche il passaggio all'ente associato delle aree Ragioneria e Tributi dei quattro Comuni, per rendere anche qui più omogenea ed efficace l'azione politica che guida le scelte di Bilancio e l'imposizione fiscale propria degli enti locali: questo servirà pure per potenziare e rendere più efficiente l'azione di controllo e contrasto dell'evasione fiscale, cosa che ci permetterà tra l'altro di rendere disponibili risorse per sostenere l'economia e le imprese, dunque il lavoro e l'occupazione.

SERVIZI SOCIALI
Il contesto in cui operano i servizi sociali nell'Unione è fortemente caratterizzato da una crescita della domanda di servizi rivolti alla non autosufficienza causato dall'invecchiamento della popolazione e da un'impennata di richieste di supporto economico ed abitativo alla povertà generata dalla perdurante crisi economica e occupazionale. Attraverso la razionalizzazione del modello di erogazione dei servizi partito con il conferimento dei servizi stessi all'Unione si è costruito un pezzo della nostra capacità di rispondere alla crescente domanda di servizi e assistenza. L'altro pezzo, ancora più strategico, passa dalla sinergia con il nostro tessuto associativo e più in generale con il terzo settore, unica via per innovare e dare un futuro ai servizi alla persona: un welfare di comunità per garantire qualità della vita, promozione sociale e contrasto alla povertà. Il Bando anticrisi 2015 che costruiremo con la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi dovrà senz'altro ricalcare la traccia di quello della scorsa edizione per quanto riguarda la canalizzazione delle risorse, ma dovrà essere in grado di sfruttare le nuove disposizioni normative che permettono di impiegare coloro che ricevono sostegno in progetti di volontariato a favore delle comunità.
Le nuove diffuse e gravi povertà emergenti stanno rendendo le famiglie colpite ancor più fragili e bisognose di risposte di emergenza alle necessità primarie, dal cibo alle medicine. Ogni territorio rafforzerà i propri specifici interventi, sempre nell'ottica di trasformazione dello spreco in risorsa e attraverso la collaborazione con le associazioni impegnate nell'assistenza alle famiglie bisognose: a Campogalliano e Novi di Modena con il potenziamento delle attività di recupero e distribuzione dei beni alimentari invenduti, a Soliera con la sperimentazione del Social Market 'Il Pane e le Rose', a Carpi con il rilancio del progetto 'Carpi non spreca'.
Sul fronte delle politiche abitative rilanceremo l'Affitto casa garantito, proponendo azioni di stimolo nei confronti dei proprietari di appartamenti sfitti affinché questi vengano posti in locazione a condizioni contrattuali economicamente adeguate ai redditi percepiti da una ampia fascia di lavoratori e pensionati, anche attraverso l'offerta di garanzie da parte del soggetto pubblico e forti incentivi fiscali nei confronti dei proprietari. Per quanto riguarda la non autosufficienza, il 2015 sarà il primo anno di esercizio dell'accreditamento definitivo dei servizi residenziali e domiciliari per anziani e disabili, implementato sul nostro territorio con consistenti dotazioni extra standard a carico dei Comuni e a vantaggio della qualità dei servizi per i cittadini utenti.
Tra gli interventi più innovativi e caratterizzanti vorrei soffermarmi sullo sviluppo di politiche per il 'dopo di noi', in particolare i progetti di autonomia dalla famiglia e le nuove opportunità che si stanno costruendo con la cooperazione sociale, le associazioni che si occupano di disabilità e la Fondazione Progetto per la Vita, cercando soluzioni assistenziali e abitative flessibili e personalizzate in grado di garantire una buona qualità di vita agli utenti anche quando non potranno più essere seguiti dai propri cari. Insieme al 'dopo di noi', continueremo il nostro impegno a sostegno della domiciliarità e dei caregiver familiari, i soggetti che si fanno carico dell'assistenza di un altro membro della propria famiglia non autosufficiente, attraverso attività di informazione, orientamento, valutazione e presa in carico della famiglia.
I tragici fatti francesi dei giorni scorsi interrogano poi tutti noi, che abbiamo visto minate le fondamenta della nostra civiltà e della nostra libertà per opera del fanatismo fondamentalista islamico. Sul territorio c'è una risorsa in più per affrontare queste sfide drammatiche: il 2015, infatti, ci vedrà impegnati anche nel rinnovamento e nel rilancio della Consulta per l'integrazione dei cittadini stranieri, organismo che dovrà essere sempre più attivo, motore e laboratorio di inclusione e convivenza civile, per costruire un senso di appartenenza ribadendo l'osservanza della legalità dello Stato italiano.

PARI OPPORTUNITA'
Ricordiamo, fra le priorità della nostra Unione, anche le politiche per lo sviluppo delle Pari Opportunità, da attuare con rinnovate energie e motivazioni, in questo momento di crisi economica e culturale. E'necessario cercare nuove ed efficaci modalità di sensibilizzazione della cittadinanza intera su temi importanti, fra i quali, purtroppo, continua a meritare particolare attenzione la violenza sulle donne e il razzismo. Continueremo, a questo proposito, col coordinamento della rete interistituzionale, che comprende il Sociale, la Scuola, le Politiche Giovanili e i Centri giovani dei quattro Comuni, e le associazioni del territorio, con le quali attiveremo convenzioni per la gestione di servizi particolari, anche in base a finanziamenti regionali. Crediamo indispensabile offrire proposte formative a tutti gli operatori della rete interistituzionale con particolare attenzione all'utilizzo delle linee guida messe a punto dall'assessorato alle Politiche Sociali della Regione. L'Unione si spenderà anche per sostenere le politiche di armonizzazione dei tempi di vita e dei tempi di lavoro con azioni di diffusione delle buone prassi.

POLITICHE SCOLASTICHE
La Scuola, primo dei nostri settori a essere trasferiti in Unione nel 2006 assieme alla Polizia Municipale, rimane, con i Servizi sociali, fra i principali obiettivi della nostra politica, volta a prendersi cura dei propri cittadini e delle loro istanze più profonde. La Scuola riflette in sé i grandi mutamenti economici, culturali e sociali che interessano la base della società, ossia la famiglia; molto si modifica di questi tempi: il tipo di servizi richiesti e la disponibilità di accudimento familiare dei bambini più piccoli, la disponibilità economica, i bisogni speciali degli alunni, l'attenzione alla qualità dei servizi da parte dei genitori, le loro modalità di comunicazione, la necessità di integrazioni di diverso genere. La vera grande sfida del 2015 sarà quindi quella di integrare reciprocamente le nuove necessità con i nostri servizi, senza perdere la qualità che da sempre li contraddistingue. Innanzitutto, per facilitare l'accesso ai servizi, per il 2015 non applicheremo nessun aumento a nessuna retta. Per quanto riguarda i servizi 0-6 anni, estenderemo anche alle famiglie non utenti una ricerca al fine di intercettare bisogni, aspettative e possibilità di miglioramento/cambiamento nell'ottica di una riorganizzazione dell'offerta dei servizi rivolti all'infanzia; studieremo inoltre eventuali nuove forme sperimentali di servizio a fronte di eventuali richieste di maggiore flessibilità da parte delle famiglie del territorio. In generale, lavoreremo al consolidamento e stabilità del personale educativo, possibilmente attivando procedure selettive e concorsuali per la copertura dei posti di insegnante, e nel contempo alla qualificazione e controllo dei servizi integrativi, residuali e ausiliari in appalto.
Priorità sarà data alla comunicazione costante e costruttiva con i genitori e i loro rappresentanti, al fine di favorire processi di ascolto dell'amministrazione e partecipazione attiva degli utenti, nonché di mantenere il supporto al ruolo di rappresentante e affrontare percorsi tematici concreti di interesse della comunità scolastica. Il 2015 sarà l'anno anche di definizione, sviluppo e attuazione di un nuovo progetto integrato, che chiameremo 'Unione amica dei bambini e delle bambine', progetto a 360° per il benessere dei cittadini più piccoli e delle loro famiglie, nei centri storici, lungo le strade, nei poli a loro dedicati, e per una maggiore e più efficace informazione su tutti i servizi, anche attraverso le 'Giornate sulla trasparenza'. Altro principale ambito d'intervento continuerà a essere il Patto per la Scuola; in esso nel 2015 si darà particolare rilevanza ai servizi per l'integrazione degli alunni disabili, alla promozione dell'agio (prevenzione del cyber-bullismo e dei fenomeni di autolesionismo), all'implementazione delle nuove tecnologie, alle politiche per l'orientamento e per l'assolvimento dell'obbligo scolastico, alla formazione professionale degli adulti. Il Settore Istruzione coordinerà i principali progetti di edilizia scolastica, di manutenzione e adeguamento normativo, anche in seguito ai finanziamenti in arrivo dallo Stato. Riguardo ai servizi ausiliari, il 2015 vedrà la riorganizzazione e il rinnovo dell'appalto per la gestione dei servizi di trasporto scolastico, con specifica attenzione anche al trasporto casa-scuola degli alunni con disabilità; per la refezione invece, si procederà col controllo del servizio dato in appalto lo scorso anno e si continuerà l'attività di educazione alimentare nelle scuole, con l'attivazione di progetti-pilota per sensibilizzare maggiormente alunni e famiglie sulla tematica dello spreco del cibo, a casa e a scuola. Sempre per un maggior coinvolgimento delle famiglie si procederà infine con lo studio e l'eventuale attivazione, in raccordo e previa disponibilità degli Istituti Comprensivi, del processo di progettazione partecipata anche con i genitori delle scuole primarie e secondarie di primo grado.

SISTEMI INFORMATIVI ASSOCIATI (SIA)
Il contesto in cui si muove la pubblica amministrazione richiede una grande attenzione alle politiche di informatizzazione. L'Agenda per la semplificazione 2015-2017 del Governo ha messo al primo posto tra i 5 settori chiave di intervento la cittadinanza digitale ossia la creazione di nuovi servizi e di nuove modalità di interazione in grado di abilitare la semplificazione di innumerevoli adempimenti e realizzare progressivamente il principio del 'digital by default', in base al quale i servizi devono essere progettati ed erogati in primo luogo in forma digitale. Lo stesso documento governativo individua quale obiettivo prioritario l'assicurare l'erogazione on-line di un numero crescente di servizi e l'accesso alle comunicazioni di interesse dei singoli cittadini e imprese direttamente via internet, con tablet o smartphone.
Con la recente pubblicazione del Decreto approvato il 13 novembre 2014 è stato posto l'ultimo tassello per l'applicazione del Codice dell'amministrazione digitale prevedendo il completo 'switch off' dalla carta al digitale per tutte le pubbliche amministrazioni entro 18 mesi. A livello regionale i metodi e le modalità di attuazione dei piani di sviluppo delle I.C.T. (Information Comunication Tecnology) nella Pubblica amministrazione locale e regionale e il coordinamento di tutte le iniziative in ambito regionale sono stati istituzionalizzati e formalizzati nella nuova convenzione per il funzionamento, la crescita e lo sviluppo della Community Network Emilia Romagna approvato dal Consiglio dell'Unione delle Terre d'Argine il 23 luglio 2014. Per tali ragioni l'attività del SIA dell'Unione risulterà ancora più strategica per affrontare un futuro digitale sempre più prossimo, dove i rapporti con le amministrazioni pubbliche, con le imprese e con i cittadini saranno progressivamente digitalizzati e dematerializzati. Particolare attenzione sarà dedicata allo sviluppo dei diversi progetti che impegneranno nel prossimo triennio il settore, tra i quali è doveroso segnalare quelli relativi alla de-certificazione anagrafica ed alla digitalizzazione procedimentale (ordinanze), alla archiviazione ottica sostitutiva e all'applicazione del sistema Ril.fe.de.ur, fornito dalla Regione Emilia-Romagna e già in uso per la gestione da parte della Polizia Municipale dei fenomeni di degrado urbano e delle segnalazioni dei cittadini. L'implementazione di questi strumenti e lo sviluppo dei relativi progetti richiederà una crescente attenzione ai temi della conservazione e della sicurezza digitale; saranno pertanto necessari investimenti in termini di infrastrutture hardware (progetti della nuova 'server farm', nuovo sistema di back-up e disaster recovery).
Proseguiranno gli interventi di omogeneizzazione delle procedure tra Comuni ed Unione ultimando l'installazione dell'applicativo dei Servizi demografici a Novi di Modena. Verrà ultimato infine il progetto relativo alle procedura di autenticazione unica per le diverse piattaforme, che rappresenta un ulteriore progresso in termini di omogeneizzazione delle procedure.

POLIZIA MUNICIPALE
A distanza di qualche anno dalla costituzione del Corpo della Polizia Municipale dell'Unione delle Terre d'Argine si ritiene necessario rivedere e migliorare il progetto organizzativo iniziale coinvolgendo in prima persona gli operatori. La riorganizzazione del Corpo ha la finalità di adeguarsi alle nuove esigenze della popolazione, agli stili di vita e ai bisogni che emergono nell'attuale società ispirandosi a criteri di efficacia, efficienza ed economicità. Punti fermi saranno quelli della riduzione dei sinistri stradali sul territorio (attraverso campagne di sensibilizzazione e informazione ai cittadini con particolare attenzione agli utenti deboli della strada), dell'intervento tempestivo in caso d'emergenze e della collaborazione e coordinamento con le diverse forze dell'ordine presenti sul territorio. Continuerà il controllo sui conducenti dei veicoli, avvalendosi anche di una nuova strumentazione che consentirà di poter filtrare e verificare a distanza se tali veicoli circolino coperti da assicurazione, se abbiano effettuato la revisione o se risultino oggetto di furto.Verrà portata avanti un'intensa attività relativa al controllo dei conducenti dei ciclomotori, per verificare la regolarità delle caratteristiche tecniche e dei documenti di circolazione dei mezzi e proseguiranno i controlli in tema di circolazione stradale per facilitare la mobilità dei disabili e rendere maggiormente fruibili gli stalli di sosta da parte degli aventi diritto.
Saranno organizzati servizi mirati, anche in borghese, da parte di un nucleo appositamente formato per contrastare situazioni di degrado nei luoghi pubblici (furti di biciclette, atti vandalici, danneggiamenti, fruibilità dei parchi, ecc…)
Si avrà cura di sensibilizzare la popolazione riguardo le modalità di gestione della raccolta differenziata, perseguendo le violazioni sul corretto smaltimento dei rifiuti con l'ausilio anche in questo caso di nuove strumentazioni che consentano di rilevare le infrazioni relative al corretto deposito/smaltimento. In materia di tutela del consumatore e abusivismo commerciale si intensificheranno i controlli sulle attività di estetista e parrucchiere e per verificare il rispetto delle norme vigenti.

PROTEZIONE CIVILE
I Comuni aderenti all'Unione hanno conferito dal 26 marzo 2014 tutti i compiti e le funzioni di Protezione Civile sovracomunale, sottoscrivendo un'apposita Convenzione. Nel 2014 il lavoro del Comitato tecnico composto dai referenti dei Comuni interessati ha permesso l'approvazione, da parte dei diversi Consigli comunali e poi di quello dell'Unione, del Piano intercomunale di Protezione Civile, strumento operativo che rappresenta il primo passo per realizzare un servizio coordinato nei quattro comuni dell'Unione. Nel 2015 ci si pone l'obiettivo di formare e informare il personale interno ai Comuni e all'Unione per quanto riguarda le attività da svolgere previste dal Piano intercomunale. Sempre nel corso dell'anno sarà fondamentale provvedere all'aggiornamento dei singoli Piani comunali di Protezione Civile. Proseguiranno infine le attività di formazione dei volontari dei Gruppi comunali di Protezione Civile prevedendo anche esercitazioni congiunte.

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