Alfabeto Ambiente

Cosa rispondere alla domanda “se e quanto è importante investire in educazione ambientale”?
Che l’educazione ambientale è una chiave fondamentale per costruire il futuro e che oggi l’educazione o è “ambientale” o non è. Che è la chiave per ridare un’anima a una società stanca, malata, in crisi morale e sociale, in cui le disuguaglianze aumentano esponenzialmente …
Una riforma mondiale dell’educazione, di cui si sente il bisogno, deve, infatti, fondarsi su un’idea di futuro e parlare di ambiente significa proprio questo: educare al futuro, chiedersi, tra gli scenari possibili (e ci sono anche previsioni davvero poco rassicuranti e purtroppo molto probabili, come ci dicono i periodici rapporti sul clima dell’IPCC) quali siano quelli più desiderabili per noi e per le prossime generazioni.
Dobbiamo capire come costruire, con la creatività collettiva, con l’innovazione sociale e tecnologica, una società più ecologica, fatta di comunità locali resilienti e di una comunità mondiale più equa, più solidale e più pacifica. Trenta-quarant’anni fa noi “educatori ambientali” eravamo dei pionieri. Forse ciò rendeva tutto più semplice, perché ogni cosa era una scoperta, una novità. Oggi crediamo di sapere tutto, ma il quadro in realtà è più complesso: è aumentata la dimensione dei problemi, sono aumentate le interconnessioni e, ovviamente, molti problemi si sono aggravati, come le grandi sfide del clima, dell’acqua, del cibo, dell’energia.
Oggi sappiamo che se non riusciamo a cambiare davvero e profondamente la nostra mentalità e la nostra cultura non possiamo sviluppare quelle risposte globali alla crisi ecologica, economica e morale del mondo contemporaneo che sono la sola vera soluzione.
Un nodo importante è da un lato la formazione dei cittadini alla partecipazione, fare dell’educazione ambientale una “scuola di politica”. Dall’altro lato, i cittadini oggi sono spesso più avanti dei decisori pubblici e privati: cambiano i loro stili di vita, creano imprese innovative, inventano soluzioni, costringono anche le grandi aziende a seguire le tendenze migliori del mercato. Oggi, forse, dobbiamo rieducare soprattutto la classe dirigente, i giornalisti, i professori universitari, i ricercatori...
C’è dunque un immenso lavoro ancora da fare e che pone all’educazione una grande sfida, per diventare più incisiva e meglio organizzata, in modo che le pratiche concrete prevalgano sulle prediche e che le diverse modalità dell’azione educativa (formale, non formale e informale) si integrino meglio tra loro.
(tratto da un articolo del prof. Mario Salomone)

Mario Salomone è professore aggregato di Sociologia dell’Ambiente e del territorio e di Educazione ambientale all’Università degli Studi di Bergamo, dove è anche membro del collegio didattico della Scuola di Dottorato in Antropologia ed epistemologia della complessità, fondata da Mauro Ceruti. È direttore fino dalla sua fondazione (1989) del mensile italiano non profit di riferimento per l’educazione all’ambiente e alla sostenibilità .eco, l’educazione sostenibile (www.educazionesostenibile.it) e del semestrale scientifico internazionale Culture della sostenibilità.

Abbiamo riportato questo interessante scritto del prof. Mario Salomone perché, secondo noi, risponde appieno alla domanda “a cosa serve l’educazione ambientale?”
Come amministratori dell’Unione delle Terre d’argine ci confrontiamo quotidianamente con le problematiche legate all’ambiente ed alla sostenibilità, cercando di dare risposte concrete ed efficaci ai bisogni vecchi e nuovi di tutta la comunità, affinché gli scenari di un futuro a breve e medio termine siano più facilmente gestibili e vivibili.
Il proseguimento delle attività del CEAS di Carpi-Novi-Soliera e i percorsi di educazione alla sostenibilità della nuova Agenda Alfabeto Ambiente 2016-17 vanno sicuramente in questa direzione, e dimostrano, ancora una volta, che non manca il sostegno politico ed economico delle amministrazioni che qui rappresentiamo.
Un cordiale augurio di buon inizio anno scolastico a tutti gli studenti e ai docenti, alle loro famiglie, e a tutti coloro che operano in questo fondamentale settore della nostra società.
 

Gli Assessori all'Ambiente dei comuni di
Carpi, Novi di Modena e Soliera

file .pdf Alfabeto Ambiente - Anno scolastico 2016 - 2017
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