La Strategia del nuovo PUG è articolata in 5 asset strategici e rappresentano le linee d’azione del Piano: sfida della sostenibilità; territorio come sistema; salute e socialità; attrattività e innovazione; identità e appartenenza. Si tratta di 5 “missioni” che intendono guidare la pianificazione urbanistica e l’attività edilizia, intrecciandole con la programmazione di altri settori e di alcuni rilevanti servizi e infrastrutture: dalla mobilità al tempo libero, dalla cultura allo sviluppo economico e sociale. La Strategia del Piano diventa così l’occasione per rileggere le traiettorie di sviluppo del territorio sulle quali impostare il futuro assetto.
1. La sfida ambientale e della sostenibilità
Tutte le trasformazioni urbanistiche ed edilizie devono rispondere a questa sfida, da quelle più rilevanti a quelle minute; ci si deve porre nell’ottica di risparmiare le risorse, ma anche di attrezzare il territorio a migliori performance rispetto ai cambiamenti climatici. La sfida della sostenibilità è organizzata in 3 macro-obiettivi: il contrasto, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici (Indici di qualità urbana ed ecologico-ambientale, obiettivo del bilancio emissivo zero, promozione economia circolare, miglioramento del comfort urbano, contrasto alle vulnerabilità); la rigenerazione urbana e il consumo di suolo a saldo zero, ponendosi (contenimento dell’espansione urbana, taglio delle previsioni pregresse non attuate; promozione della rigenerazione urbana); la salvaguardia ed il ripristino degli ecosistemi e della biodiversità (potenziamento delle infrastrutture verdi e blu e tutela del benessere animale e della biodiversità, incremento della forestazione).
2. Il territorio come sistema
Il PUG promuove una mobilità sempre più integrata e sostenibile per il territorio dell’Unione. Si tratta di una sfida complessa che agisce a più scale e coinvolge più “attori”, da quelli nazionali a quelli regionali e provinciali. La Strategia del PUG articola questa sfida su due livelli: quello del sistema di area vasta, delle reti lunghe, e quello di scala comunale, delle reti corte. Il primo macro-obiettivo intende rafforzare il sistema delle connessioni di area vasta attraverso una serie di azioni: ripensare la ferrovia come un servizio di carattere metropolitano; riorganizzare la rete del trasporto pubblico su gomma; completare la rete di connessioni ciclopedonali extraurbane. Il secondo macro-obiettivo, re-infrastrutturare le città e i centri urbani, intende promuovere e sostenere una serie di azioni di adeguamento della mobilità alla scala locale. Perseguire il modello della città di prossimità significa anche sviluppare un sistema di percorsi sostenibili e sicuri nei centri urbani e nelle frazioni, promuovere soluzioni di smart mobility e favorire la creazione di quartieri meno dipendenti dall’uso dell’automobile.
3. Salute e socialità
il PUG sostiene la qualificazione del welfare, degli spazi e dei servizi di comunità, a partire dalla salute e dalle fragilità secondo il principio dell’inclusività. Questo asse è organizzato a partire da 3 macro-obiettivi, che toccano altrettanti aspetti in materia di competenza di un piano urbanistico: l’accessibilità e fruibilità della città pubblica (promuovendo la riqualificazione delle attrezzature e degli spazi pubblici); la qualificazione del sistema delle dotazioni a servizio della comunità (sostenendo la realizzazione di nuove strutture di rilievo territoriale come il Polo Universitario e il nuovo Ospedale e potenziando le attrezzature anche alla scala locale); le politiche per la casa (garantendo il diritto alla casa attraverso forme diversificate di ERS in ragione delle varie domande emergenti).
4. Attrattività e innovazione
Intende sostenere il sistema economico del territorio e accompagnarne le transazioni necessarie, in un’ottica di attenzione ambientale e di contenimento del consumo di suolo. La Strategia persegue la progressiva evoluzione degli ambiti produttivi verso migliori prestazioni ecologico-ambientali. Al fine di contenere il consumo di suolo, il PUG incentiva il riuso e rigenerazione degli immobili produttivi dismessi, pone dei limiti alle medie e grandi strutture commerciali, regolamenta la logistica, mentre riserva in via preferenziale l’impiego di nuovo suolo (il 3%) per le attività produttive strategiche. Il PUG sostiene l’innovazione, la ricerca, e la transizione digitale. Per quanto riguarda l’agricoltura, il PUG sostiene le attività multifunzionali e sostenibili, incentivando la filiera corta, le produzioni agricole di qualità e l’innovazione tecnologica per la riduzione dell'impatto ambientale del ciclo produttivo agricolo.
5. Identità e appartenenza
Punta a rafforzare i caratteri identitari del territorio identificati a partire dal ricco patrimonio culturale e paesaggistico presente. La Strategia del PUG, per questo asse, promuove innanzitutto la tutela e valorizzazione del sistema insediativo storico e alla qualificazione dei luoghi identitari (recuperando il patrimonio pubblico dismesso o sottoutilizzato e attivando nuovi servizi e funzioni di interesse pubblico). Analogamente al patrimonio culturale, la Strategia assume il paesaggio come elemento identitario. La tutela del paesaggio e delle sue componenti diventa anche opportunità per potenziare il sistema turistico, valorizzando le identità locali, riqualificando e consegnando una nuova funzione ai beni culturali monumentali, strutturando una rete policentrica per la cultura e l’arte a partire dal potenziamento delle risorse presenti e alla valorizzazione di altre eccellenze del territorio.