A scuola ci andiamo da soliI CONTATTI

I primi contatti tra la scuola “Anna Frank” (IV° Circolo Didattico) e l'amministrazione comunale per lo sviluppo del progetto “A scuola ci andiamo da soli” sono iniziati nell'aprile 2005.
Dopo alcuni incontri tra i referenti delle istituzioni, si è concordato un corso di formazione di due giornate per gli insegnanti della scuola.
Il corso si è svolto nel giugno 2005.

  • Per l'anno scolastico 2005/2006 il progetto prevede le seguenti tappe:

PRIMA FASE (Settembre/Dicembre 2005)

Settembre 2005
Incontro organizzativo tra i referenti istituzionali (amministrazione, insegnanti) nel quale redigere il documento progetto da presentare ai genitori successivamente (obiettivi, descrizione delle azioni da promuovere nelle varie classi, calendario delle attività, identificazione di esperti che potranno accompagnare il progetto).Il documento redatto sarà lo stesso che la scuola si impegna a introdurre nel POF.

Da Ottobre 2005

Con le famiglie:

  1. Incontro con le famiglie dei bambini per presentare il progetto (scopi, motivazioni, obiettivi del progetto, presentazione dei questionari che saranno distribuiti alle famiglie e che costituiranno la prima tappa del lavoro).
  2. Diffusione dei questionari alle famiglie e loro raccolta. Tabulazione dei dati.

Con i bambini:

  1. Compilazione dei questionari insieme ai bambini.
  2. Tabulazione dei questionari sottoposti ai bambini.
  3. Compilazione della scheda “Dentro al mio quartiere” (studio dei luoghi/situazioni più amati e temuti dai bambini).
  4. Identificazione della collocazione dei luoghi/situazioni più significativi emersi dalla lettura della scheda “Dentro al mio quartiere” con la creazione di una legenda fatta dai bambini. Questa attività si rivolge in particolare alle classi 3-4-5, che la possono realizzare cominciando il lavoro di studio sulle mappe del quartiere.
    Le classi 1 e 2 possono invece realizzare un “plastico” che li aiuti a rendere in modo “immediato” la realtà del quartiere.

1.2a.
Le classi 3-4-5, una volta presa confidenza con le mappe, identificano la loro casa e la scuola su una mappa del quartiere;

Le classi 1 e 2 possono conversare con i docenti sui particolari del plastico realizzato con l'intenzione di arrivare a scoprire l'immaginario dei bambini rispetto alle distanze tra gli elementi presenti sul plastico e la loro casa (ad es. “La strada grossa è molto lontana dalla casa di Elisa, etc...”);

2b.
Tutti i bambini raccontano il loro percorso da casa a scuola attraverso un disegno (formato A3). I bambini delle classi 1 e 2 possono scrivere su un cartoncino il loro nome proprio e la via in cui abitano e con una freccia collegarsi al punto corrispondente sulla mappa grande del quartiere;

  • Parallelamente a queste attività considerate caratterizzanti del progetto, si invitano gli insegnanti a scegliere letture e/o video che abbiano attinenza con i temi del traffico, dell'autonomia, del coraggio, della salvaguardia dell'ambiente, sollecitando conversazioni approfondite.

SECONDA FASE (Gennaio/Aprile 2006)

Con le famiglie:

  1. Secondo incontro aperto alle famiglie nel quale restituire i risultati dei questionari, raccontare quanto svolto nelle classi e informare sugli sviluppi dell'iniziativa: fino a Maggio si lavorerà insieme ai bambini per definire i percorsi da fare da casa a scuola e i rispettivi punti di ritrovo. Nell'ambito di questo incontro si richiederà la presenza di un esperto capace di confrontarsi con i genitori sulle comprensibili ansie e sui significati di questo progetto.

Con i bambini:

  1. Partecipazione di un animatore/esperto esterno nelle classi (1-2 incontri), che lavori su temi legati all'educazione ambientale, quali, per esempio, l'importanza della marcia a piedi sia per la salute che per l'ambiente (meno smog, meno inquinamento acustico,...) e del rispetto per l'ambiente in generale. Questo animatore fungerà in pratica da trait d'union tra la prima parte del progetto, più astratta, e la seconda, più operativa;
  2. incontro di educazione stradale con la partecipazione diretta di esperti della polizia municipale.
  3. Simulazioni legate al comportamento degli automobilisti e dei pedoni nelle quali i gruppi classe si dividono in sottogruppi e tentano di animare una situazione minimamente definita per le classi 3-4-5.
  • A questo momento, che si svolgerà più nelle classi, ne seguirà uno di lavoro sul territorio, che prevederà:
  1. Sopralluoghi nel quartiere per descrivere lo stato in cui si trovano le principali vie che portano alla scuola (normalmente il team docente si accorda su 6-7 percorsi effettuabili a piedi insieme ai bambini). In questo frangente si dividono le classi in gruppetti e ogni gruppetto ha il proprio capitano che annota le osservazioni del gruppo (ogni gruppo si occupa di un tema: gli alberi, la qualità dell'asfalto, i marciapiedi, il rumore, l'odore dell'aria, etc...), in modo da avere una visione di insieme della situazione.
  2. Identificazione dei punti di ritrovo effettivi che permetteranno ai bambini di raggiungere la loro scuola a piedi. I punti di ritrovo dovranno essere sottoposti al vaglio della polizia municipale e successivamente degli uffici tecnici che si occupano della viabilità urbana cittadina.
  3. Disegno dei punti di ritrovo e loro denominazione sulla base di una lettura affettiva da parte dei bambini. I disegni serviranno ai bambini per auto chiarirsi meglio da dove si parte e dove si arriva e a farli sentire protagonisti attivi dell'esperienza. In un secondo momento, potrebbero rappresentare il punto di partenza per la realizzazione di una segnaletica alternativa.
  4. Prove tecniche dei percorsi sicuri identificati (con la presenza della polizia municipale).

TERZA FASE (Maggio 2006)

Con i bambini:

  1. Conversazioni frequenti sull'avvio della sperimentazione;
  2. Inizio della sperimentazione (ultime due settimane o ultima settimana, dipende dall'attività della scuola).

Coi genitori:

  1. Distribuzione di un volantino di adesione per capire quanti bambini aderiranno all'iniziativa. Ogni genitore scriverà il nome (o numero) del percorso sicuro effettuato dal proprio figlio/figlia;
  2. Formazione dei gruppi rispetto ai differenti percorsi sulla base delle adesioni raccolte;
  3. Esortazione dei genitori ad accompagnare i bambini nei percorsi prima che si avvii la sperimentazione (previsione di un incontro oppure distribuzione di un avviso scritto da mandare a tutte le famiglie);

Sul quartiere:

  1. Sensibilizzazione della cittadinanza rispetto alla sperimentazione dei percorsi sicuri prevista dalle ultime due settimane di maggio fino alla fine della scuola (lettera a tutti i cittadini del quartiere);
  2. Incontro personale con il/i presidenti/e delle eventuali associazioni di quartiere per incentivare un sentimento di responsabilità collettiva (gli anziani possono rappresentare una risorsa);
  3. Segnalazione dei percorsi per facilitare i bambini e per orientare i cittadini (strisce blu continue) dal punto di ritrovo alla scuola;
  4. Affissione di una locandina in vari punti del quartiere che promuova l'inizio della sperimentazione a piedi;
  5. Eventuale offerta di un gadget che faccia sentire i bambini parte del gruppo “a scuola ci andiamo da soli” (da concordare con genitori e insegnanti);
  6. Lancio dell'iniziativa a livello di media (radio, TV, e giornali).

QUARTA FASE
Anno scolastico 2006/07

LABORATORI DI SUPPORTO ALL’INIZIATIVA
Per sostenere e promuovere pratiche di sostenibilità ambientali sono stati proposti alle classi 3°-4°-5° laboratori tematici sull’aria pulita e l’energia alternativa. Questi laboratori (di conoscenza e sperimentazione diretta) hanno portato i bambini a riflettere criticamente sul tema dell’aria pulita e del traffico in relazione al contesto urbano in cui vivono.

Per le classi 2°, che non hanno partecipato all’iniziativa nello scorso anno scolastico, è stato attivato un percorso laboratoriale per la scoperta del quartiere. Attraverso uscite sul territorio (“prove libere di percorsi sicuri”), lavori di gruppo, giochi e simulazioni, i bambini hanno “letto” il territorio in termini di sicurezza/insicurezza, arrivando all’elaborazione di una mappa “emotiva”.

Obiettivi:

  • Rafforzare il progetto “A scuola ci andiamo da soli”
  • Attivare una discussione critica sui temi legati all’inquinamento/ aria pulita e all’energia sostenibile
  • Incentivare una maggiore partecipazione alla vita del quartiere
  • Introdurre un cambiamento nelle pratiche e nelle abitudini quotidiane
  • Sviluppare un maggior senso di appartenenza nei confronti dei luoghi abitati, ma poco vissuti
  • Sviluppo di un maggior interesse verso le pratiche di sostenibilità ambientale

Metodologia:

  • Promozione dei percorsi sicuri
  • Laboratori sperimentali
  • Attività ludico-creative
  • Utilizzo creativo di materiale di recupero
  • Lezioni “dialogate” con esperti
  • Sopralluoghi sul territorio di riferimento
  • Lezioni “aperte”, in cui gli insegnanti si fanno “facilitatori” di un dialogo e di un ascolto attivo di cui è protagonista il bambino

QUINTA FASE
Anno scolastico 2007/08

Il progetto “A scuola ci andiamo da soli” è entrato ormai a regime nella vita della scuola: i bambini e le bambine dalla classe 3° alla classe 5° per tutto l’anno scolastico hanno potuto andare e tornare da scuola con il gruppo di amici, senza l’accompagnamento degli adulti. A supporto del progetto le classi hanno svolto laboratori ed incontri con esperti inerenti i temi principali su cui si fonda “A scuola ci andiamo da soli”: sono stati svolti laboratori di educazione ambientale e attività in aula e all’aperto sulla percezione dello spazio.

Per la classe 2° è stato proposto un percorso laboratoriale per la scoperta del quartiere. Attraverso uscite sul territorio (“prove libere di percorsi sicuri”), lavori di gruppo, giochi e simulazioni, … i bambini hanno “letto” il territorio in termini di sicurezza/insicurezza, arrivando all’elaborazione di una mappa “emotiva”. Mercoledì 2 aprile sono stati gli stessi bambini, nel corso di un incontro appositamente dedicato al tema dei percorsi casa-scuola, a presentare il loro lavoro ai genitori invitandoli a lasciarli partecipare alla fase di sperimentazione dei percorsi che si è svolta nel mese di maggio.

foto incontro genitori

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