ACCORDO FORMATIVO
Dopo un incontro con i responsabili della scuola (dirigente, vicario) e con le insegnanti, e vista la complessità numerica e organizzativa del plesso, si propone di lavorare su un progetto biennale. In particolare, si decide di partire col percorso solo con la parte della scuola “a modulo”.
Successivamente, a partire dal prossimo anno scolastico, tali accordi verranno rivisti, in modo da coinvolgere nel progetto l’intera scuola.
Di seguito vengono riportate, per tappe, le linee guida del progetto, che potranno subire della variazioni a seconda del lavoro svolto dai bambini e dagli indirizzi che prenderà il progetto stesso
Da OTTOBRE 2005 a GENNAIO 2006
Implementazione di attività ludico-didattiche mirate a dotare i bambini di alcune competenze tecniche per meglio orientarsi nello spazio e per poter esplorare l’ambiente in cui vivono in vista dell’identificazione dei possibili percorsi (e relativi punti di ritrovo) da effettuarsi a piedi per raggiungere la scuola.
Con le famiglie:
1.Incontro di presentazione del progetto (si dirà ai genitori che saranno distribuiti dei questionari che costituiranno la prima tappa che darà inizio al lavoro).
N.B. L'incontro sarà convocato nel rispetto delle abitudini del plesso
2.Diffusione dei questionari alle famiglie (all'incirca verso la fine del mese) e loro raccolta (max. dopo una settimana dalla diffusione) con successiva tabulazione dei dati (metà novembre).
1.Compilazione dei questionari insieme ai bambini (prima settimana di ottobre) seguendo le istruzioni di accompagnamento fornite dal Comune di Carpi. I questionari possono essere sottoposti alle classi 2-3-4-5 tenendo conto che le classi 2 potrebbero elaborare uno strumento più semplice insieme alle classi 1 (ad esempio un'attività-dibattito nella quale l'insegnate si preoccuperà di trascrivere gli interventi più significativi).
2.Tabulazione dei questionari sottoposti ai bambini (entro la fine del mese di ottobre)
Novembre 2005/Gennaio 2006
All’interno di una stessa cornice di senso, che mira a implementare l’esplorazione, la scoperta e la conoscenza del quartiere in cui la scuola è situata (quindi, in particolare, del centro storico), si propongono attività differenziate alle diverse classi, in quanto adattate alle diverse età dei bambini.
Tramite l’intervento di un gruppo di esperti (ass.Amici di Pennino), si propone:
· Uscite guidate sul territorio
· Presa in contatto con parti del tessuto urbano adiacenti la scuola (piazza, osservazione degli edifici storici più noti, mappatura sensoriale e affettiva della parte di territorio/quartiere preso in esame, interviste ai commercianti,…). Gli stimoli forniti dall’esperto esterno serviranno anche agli insegnanti per proseguire e rafforzare percorsi in classe sui temi del progetto.
· Rielaborazione, in classe, di quanto osservato
A seconda delle classi, il lavoro di differenzia, gli strumenti si diversificano, e vengono fattet scelte didattiche diverse, tenendo conto anche dei programmi scolastici, al fine di creare un percorso trasversale rispetto alle varie discipline.
Con le famiglie:
1.Secondo incontro aperto alle famiglie (metà Gennaio) nel quale restituire i risultati dei questionari, raccontare quanto svolto nelle classi e informare sugli sviluppi dell'iniziativa: fino a Maggio si lavorerà insieme ai bambini per definire i percorsi da fare da casa a scuola e i rispettivi punti di ritrovo. Nell'ambito di questo incontro si richiederà la presenza di un esperto capace di confrontarsi con i genitori sulle comprensibili ansie e sui significati di questo progetto.
Da Febbraio a Aprile 2006
In tutte le classi:
- Collaborazione con animatori del CEA che condividono la filosofia del progetto: gli animatori possono tenere laboratori in classe sul temi legati all’educazione ambientale
- Possibile realizzazione di “album” di classe che raccolgano racconti narrati o vere e proprie interviste da rivolgere ai genitori sul tipo di infanzia che hanno vissuto e sul grado di autonomia posseduto quando avevano la stessa età dei loro figli (le interviste potrebbero poi essere tabulate coi ragazzi, e presentate in un incontro per genitori tenuto però dagli alunni).
- Dopo aver lavorato coi bambini su concetti base e sullo sviluppo delle competenze specifiche sopra descritte, si passa all’individuazione delle zone di provenienza dei bambini nelle singole classi, per cominciare a identificare i possibili percorsi. Ogni classe potrà svolgere questo studio come preferisce (per esempio, usando le mappe, facendo disegnare i percorsi casa scuola così come li vedono i ragazzi, utilizzando anche strumenti forniti nel lavoro dei mesi precedenti per mettere il relazione il percorso casa-scuola col quartiere in cui si trova la scuola,…)
Marzo – Aprile 2006
1.Identificazione dei punti di ritrovo (normalmente il team docente si accorda su 6-7 percorsi effettuabili a piedi insieme ai bambini) che permetteranno ai bambini di raggiungere la loro scuola a piedi (dopo un confronto all'interno del team dei docenti sulle impressioni raccolte dai bambini e sull'osservazione dei luoghi di residenza). I punti di ritrovo saranno definiti dal team docente sulla base delle zone di residenza dei ragazzi. tenendo come criterio di identificazione un raggio di 500/600 mt. max. Questi punti dovranno essere sottoposti al vaglio della polizia municipale e successivamente degli uffici tecnici che si occupano della viabilità urbana cittadina.
2.Sopralluoghi nel quartiere per descrivere lo stato in cui si trovano i percorsi individuati. In questo frangente si dividono le classi in gruppetti e ogni gruppetto ha il proprio capitano che annota le osservazioni del gruppo (ogni gruppo si occupa di un tema: gli alberi, la qualità dell'asfalto, i marciapiedi, il rumore, l'odore dell'aria, etc...), in modo da avere una visione di insieme della situazione.
3.Disegno dei punti di ritrovo e loro denominazione sulla base di una lettura affettiva da parte dei bambini (per tutte le classi). I disegni serviranno ai bambini per auto chiarirsi meglio da dove si parte e dove si arriva e a farli sentire protagonisti attivi dell'esperienza. In un secondo momento, potrebbero rappresentare il punto di partenza per la realizzazione di una segnaletica alternativa (dal secondo anno del progetto).
4.Prove tecniche dei percorsi sicuri identificati (con insegnanti e vigili urbani).
1.Conversazioni frequenti sull'avvio della sperimentazione;
2.Inizio della sperimentazione (ultime due settimane o ultima settimana, dipendendo dalla attività della scuola).
1.Distribuzione di un volantino di adesione fornito dal comune per capire quanti bambini aderiranno all'iniziativa (il volantino verrà dato ai genitori dalle insegnanti). Ogni genitore scriverà il nome (o numero) del percorso sicuro effettuato dal proprio figlio/figlia;
2.Formazione dei gruppi rispetto ai differenti percorsi sulla base delle adesioni raccolte;
3.Esortazione dei genitori ad accompagnare i bambini nei percorsi prima che si avvii la sperimentazione (previsione di un incontro oppure distribuzione di un avviso scritto da mandare a tutte le famiglie);
Sul quartiere (a carico dell'amministrazione):
1.Sensibilizzazione della cittadinanza rispetto alla sperimentazione dei percorsi sicuri prevista dalle ultime due settimane di maggio fino alla fine della scuola (lettera a tutti i cittadini del quartiere);
2.Incontro personale con il/i presidenti/e delle eventuali associazioni di quartiere per incentivare un sentimento di responsabilità collettiva (gli anziani possono rappresentare una risorsa);
3.Segnalazione dei percorsi per facilitare i bambini e per orientare i cittadini (strisce blu continue) dal punto di ritrovo alla scuola;
4.Affissione di una locandina in vari punti del quartiere che promuova l'inizio della sperimentazione a piedi;
5.Eventuale offerta di un gadget che faccia sentire i bambini parte del gruppo “a scuola ci andiamo da soli” (da concordare con genitori e insegnanti);
QUARTA FASE
Anno scolastico 2006/07
LABORATORI DI SUPPORTO ALL’INIZIATIVA
Per sostenere e promuovere pratiche di sostenibilità ambientali sono stati proposti alle classi 3°-4°-5° laboratori tematici sull’aria pulita e l’energia alternativa. Questi laboratori (di conoscenza e sperimentazione diretta) hanno portato i bambini a riflettere criticamente sul tema dell’aria pulita e del traffico in relazione al contesto urbano in cui vivono.
Per le classi 2°, che non hanno partecipato all’iniziativa nello scorso anno scolastico, è stato attivato un percorso laboratoriale per la scoperta del quartiere. Attraverso uscite sul territorio (“prove libere di percorsi sicuri”), lavori di gruppo, giochi e simulazioni, i bambini hanno “letto” il territorio in termini di sicurezza/insicurezza, arrivando all’elaborazione di una mappa “emotiva”.
Obiettivi:
- Rafforzare il progetto “A scuola ci andiamo da soli”
- Attivare una discussione critica sui temi legati all’inquinamento/ aria pulita e all’energia sostenibile
- Incentivare una maggiore partecipazione alla vita del quartiere
- Introdurre un cambiamento nelle pratiche e nelle abitudini quotidiane
- Sviluppare un maggior senso di appartenenza nei confronti dei luoghi abitati, ma poco vissuti
- Sviluppo di un maggior interesse verso le pratiche di sostenibilità ambientale
Metodologia:
- Promozione dei percorsi sicuri
- Laboratori sperimentali
- Attività ludico-creative
- Utilizzo creativo di materiale di recupero
- Lezioni “dialogate” con esperti
- Sopralluoghi sul territorio di riferimento
- Lezioni “aperte”, in cui gli insegnanti si fanno “facilitatori” di un dialogo e di un ascolto attivo di cui è protagonista il bambino
QUINTA FASE
Anno scolastico 2007/08
Il progetto “A scuola ci andiamo da soli” è entrato ormai a regime nella vita della scuola: i bambini e le bambine dalla classe 3° alla classe 5° delle classi a modulo per tutto l’anno scolastico hanno potuto andare e tornare da scuola con il gruppo di amici, senza l’accompagnamento degli adulti. Da questo anno scolastico l’iniziativa è stata allargata anche alle classi a tempo pieno. A supporto del progetto le classi hanno svolto laboratori ed incontri con esperti inerenti i temi principali su cui si fonda “A scuola ci andiamo da soli”: sono stati svolti laboratori di educazione ambientale, attività in all’aperto sull’orientamento nello spazio, incontri per la “lettura” storico e artistica dell’ambiente urbano. Per le classi del tempo pieno, alla prima esperienza, sono stati forniti materiali di supporto (questionari sugli stili di mobilità, mappe del quartiere, proposte di attività sulla sostenibilità ambientale…) e incontri di educazione “pedonale” a cura della polizia municipale per preparare i bambini a effettuare i percorsi casa-scuola in autonomia.