Anche l'Unione delle Terre d'Argine celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato 2023, attraverso il progetto S.A.I.: "Diritto e Accoglienza dei Rifugiati Lgbti+".  Si tratta di una giornata di lavori, in calendario per  il 23 giugno 2023, aperta a tutt*, che prevede una serie di approfondimenti e testimonianze su un tema tanto dibattuto.   

 

 “Il convegno vuole ragionare – dichiara Giorgio Dell'Amico, responsabile progetto SAI per ente attuatore Caleidos - e raccontare attraverso alcune testimonianze, le vicende delle persone che fuggono da persecuzioni o discriminazioni, per motivi di orientamento sessuale ed identità di genere.

In particolare ci interessa sottolineare la difficoltà e la situazione di stress di molte persone LGBTI+, che una volta arrivate in Italia, sono accolte in progetti nei quali non vi è particolare attenzione a queste tematiche e spesso si trovano a convivere con connazionali o persone che provengono anch'esse da Paesi nei quali l'orientamento sessuale e l'identità di genere sono aspetti criminalizzati, patologizzati o motivo di discriminazione e per questo, anche in Italia devono nascondersi o essere esposti a vessazioni, violenze o abusi.

Riteniamo che una accoglienza dedicata, e ovviamente su base volontaria, debba essere considerata una buona prassi, che consenta ad ognuno di vivere apertamente per quello che è e liberi da questo timore”.

 

Seppur in diminuzione rispetto allo scorso anno (sondaggio Ipsos, condotto in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2023), si conferma un elevato sostegno ai rifugiati nella maggior parte dei Paesi esaminati. Infatti, in media, il 74% sostiene la possibilità dare rifugio alle persone che fuggono da guerre o persecuzioni. Il massimo sostegno è registrato in Nuova Zelanda (87%), Spagna (85%) e Gran Bretagna, Svezia e Canada (tutti 84%) e il minimo in Corea del Sud (55%), Singapore (55%) e Turchia (61%). L’Italia è linea con la media internazionale con un livello di accordo pari al 75%, ma in diminuzione di 5 punti rispetto allo scorso anno.

 

"Il progetto di accoglienza dei rifugiati – aggiunge Alberto Bellelli presidente dell’Unione -  che l'Unione Terre d'Argine sta portando avanti è la testimonianza di una comunità che vuole investire in flussi migratori con al centro le persone e i propri bisogni affinché trovino le condizioni per esprimere al meglio se stessi e le loro potenzialità, per diventare una ricchezza per l'intera città"

 

     

Locandina 

 

 

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