L’Unione delle Terre d’Argine ha costruito la sua Agenda Trasformativa Urbana per lo Sviluppo Sostenibile (ATUSS), con un fitto programma di interventi innovativi e un valore di nove milioni di euro, di cui sei milioni e mezzo di finanziamento regionale. Questi contributi arrivano grazie alla delibera 44/2021, relativa alla programmazione dei Fondi europei 2021-2027, nell’ambito della quale la Regione Emilia Romagna, ha individuato come soggetti in grado di investire efficacemente le risorse provenienti dall’Europa - attraverso una programmazione negoziata - oltre ai capoluoghi di provincia, tre Unioni: Unione delle Terre d’Argine (unica in Emilia), Bassa Romagna e Romagna Faentina.
L’Unione Terre d’Argine ha quindi dato forma alla propria Agenda utilizzando uno strumento di programmazione già esistente, il PUG. I nove progetti che hanno ottenuto il via libera, nascono infatti dall’incrocio degli obiettivi con le linee di finanziamento e mettono a sistema, come richiesto dalle ATUSS, le scelte per lo sviluppo e i traguardi previsti dall’Agenda 2030.
Spirito di collaborazione e programmazione sono gli elementi che tratteggiano il profilo identitario dell’Unione delle Terre d’Argine, e grazie a questi traguardi, la vedono avviata verso quell’idea di Città Diffusa che va oltre le pieghe della burocrazia e trova nella capacità di stare insieme lo spirito vincente per rendere più competitivo questo territorio.
I Progetti
1. Laboratorio aperto di cittadinanza digitale (Fondi FESR): : un hub fisico dedicato alla trasformazione digitale, allo sviluppo sostenibile e all’informatica applicata a contesti sociali e di servizio al miglioramento della qualità della vita e all’alfabetizzazione informatica per ridurre il digital divide, utile anche per programmare e progettare in modo partecipato tra attori locali e rendere il digitale uno strumento di approccio e crescita condivisa nei territori dell’Unione.
2. Riqualificazione dell’edificio Taverna nel parco della Resistenza, a Novi di Modena (Fondi FESR): attualmente utilizzato come circolo ARCI anziani e come sede di associazioni locali, sarà interessato da un intervento di efficientamento energetico e di eliminazione delle barriere architettoniche.
3. Percorso Ciclo-Pedonale Campogalliano-Borgo Dogaro (Fondi FESR): il percorso consentirà una importante connessione di mobilità dolce tra il Campogalliano e il borgo Dogaro, per un’estensione di circa 1500 m, rappresentando questo il primo tratto di un futuro collegamento prima con la frazione di “Panzano” e successivamente con il Comune di Carpi .
4. Percorsi ciclabili comunali (Fondi FESR): : il progetto individua nuovi percorsi ciclabili sull’intero territorio, volti a favorire la mobilità dolce lungo direttrici che consentano di valorizzare il contesto ambientale e favorire lo sviluppo di una mobilità alternativa all’utilizzo di mezzi motorizzati, sui principali percorsi casa-lavoro.
5. Nuova sede comando Polizia Locale dell’Unione delle Terre d’Argine (Fondi FESR): il progetto prevede la ristrutturazione/adeguamento del piano terra dell’ala sud del complesso immobiliare di via Nuova Ponente a Carpi, per la realizzazione del nuovo Comando della Polizia Locale.
6. Nuova sede dei servizi sociali dell’Unione delle Terre d’Argine (Fondi FESR): progetto di ristrutturazione edilizia per l’insediamento degli uffici dei servizi sociali all’interno del complesso immobiliare di via Nuova Ponente a Carpi.
7. Ristrutturazione e rifunzionalizzazione dell’ex mercato coperto di Carpi (Fondi FESR): il progetto prevede la ristrutturazione e rifunzionalizzazione del fabbricato ex mercato coperto in Piazzale Ramazzini a Carpi, per realizzare il nuovo centro per la formazione professionale.
8. centro socio-occupazionale (Fondi FSE+): Il Centro Socio-Occupazionale Diurno è pensato per persone che presentano una situazione di disabilità e che, pertanto, necessitano di attività volte a contrastare il rischio di esclusione sociale, di isolamento e di marginalità. Il Centro ha finalità socializzanti, educative ed occupazionali, configurandosi come un luogo in grado di offrire un sostegno relazionale agli ospiti affinché possano svolgere un percorso riabilitativo per il miglioramento della loro situazione individuale e relazionale.
9. Iniziative estive per bambini e fragili (Fondi FSE+): il progetto supporta le agenzie educative del territorio che propongono esperienze di socializzazione e attività ludica ai minori da 0 a 6 anni durante i mesi estivi. Svolge un importante ruolo di supporto alle famiglie nella conciliazione dei tempi vita-lavoro, le aiuta a creare condizioni paritarie di accesso e partecipazione per quei bambini in condizione di svantaggio, fragilità o a rischio di esclusione sociale.
“L’Unione delle Terre d’Argine è diventata “adulta” – sottolinea il presidente dell’UdTA, Alberto Bellelli -. Costruisce percorsi e iniziative destinate a valorizzare la crescita del territorio, promuovendo reti di sviluppo sostenibile e solidale. Ma sa essere anche propositiva nell’ intraprendere nuove vie per rispondere meglio ai bisogni della nostra comunità. Non solo, sa essere sostenibile, dal punto di vista ambientale e sociale, perché lo sviluppo che vogliamo deve essere fondato sul rispetto del pianeta e delle generazioni che verranno. Insomma, una pubblica amministrazione che funziona; potremmo sintetizzare così la motivazione che ha portato al riconoscimento dei nove progetti presentati dall’Unione per l’ATUSS”.
“Prosegue l’impegno della Regione per costruire un futuro più inclusivo, sostenibile, partecipato, con il protagonismo dei territori - conclude Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia Romagna -. Un impegno che stiamo portando avanti in stretta collaborazione con gli Enti locali, condividendo gli obiettivi e lavorando insieme a loro per valorizzare le opportunità offerte dalla programmazione europea. Dunque, i Comuni capoluogo ma, voglio sottolineare, anche le Unioni come Terre d’Argine che in questi anni sono cresciute in capacità di programmazione e di gestione dei servizi comuni. Una novità importante. Lavoro, formazione, servizi, riqualificazione di edifici pubblici e mobilità sostenibile per città più attrattive e capaci di rispondere ai nuovi bisogni della comunità. Avanti, dunque, insieme per raggiungere i traguardi del Patto per il Lavoro e il Clima e della Strategia regionale Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”.
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